Lettere dal Carcere

“Othman non è a casa; Othman è in carcere. Aveva appena compiuto 20 anni, due diplomi – in elettronica e meccanica – e di fronte a sé aveva una vita ricca di speranze quando intraprese il viaggio dal Marocco. La sua storia, purtroppo, è una di quelle che sentiamo spesso, quella di chi cerca una nuova casa, una fortuna o, semplicemente, una strada migliore. Come tanti giovani, ha lasciato il suo paese natale, affrontato le difficoltà dei campi di prigionia in Libia per ben 5 volte, attraversato il mare senza certezze, e poi risalito l’Italia dalla Sicilia fino alla Lombardia.

La sua non è una storia a lieto fine, Othman è in carcere: omicidio.
Giunto in un paese che non è riuscito ad accoglierlo, si è ritrovato costretto a scegliere l’unica alternativa offertagli dal sistema: lo spaccio. Othman, in cerca di una casa, si è ritrovato piuttosto con cicatrici sul corpo.

Le fotografie lo ritraggono dietro le sbarre, il suo mondo ora è in bianco e nero, senza alternative per almeno 9 anni, così come le immagini che racchiudono gli ultimi 3 anni della sua vita. Non c’è spazio per metafore in queste foto, nessuna via di uscita possibile, solo Othman davanti all’obiettivo che si mostra in tutta la sua umanità, la sua voglia di vivere e andare avanti nonostante tutto.

Othman è solo uno dei tanti stranieri che cerca una casa. Othman non è a casa, ma vorrebbe esserlo.”

Lorenzo Campagnari

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